ATTILIO MAGUOLO E L'ARCHITETTURA VENETA NELL'ISTRO QUARNERINO

IL PROGETTO

Architettura veneta nell’Istro-quarnerino: la figura e l’opera di Attilio Maguolo”

Descrizione del progetto

Tra le diverse espressioni dell’attività umana in cui si estrinsecano tradizioni, storia e cultura di origine veneta in Istria e in Dalmazia, l’architettura è da considerare una delle più rilevanti in quanto ha inciso in modo ben visibile e indelebile nel paesaggio urbano dei grandi e dei piccoli centri abitati. Tale presenza, facilmente riconoscibile e immediatamente fruibile dal visitatore, merita di essere accompagnata da iniziative di ricerca e di diffusione in grado di favorire la conoscenza delle sue origini e di valorizzarne i diversi aspetti.
Detta impronta architettonica è ben visibile tra l’altro lungo la costa istro-quarnerina, ove operò in particolare l’architetto Attilio Maguolo.
Nato a Mira (VE) nel 1859, l’architetto Maguolo si recò giovanissimo a Laurana (Lovran), amena località sulla costa quarnerina poco a sud di Abbazia, ove rimase incantato dal paesaggio e mise radici, fondando una solida impresa di costruzioni e attivando una cava di materiale lapideo a supporto della propria attività professionale. Nella sua azienda edile era affiancato da un altro architetto veneziano, Renato Renosto, e dal proprio figlio minore Aldo il quale, dopo la sua morte (1932), subentrò nella titolarità dell’impresa.
Viene attribuita a tale professionista e imprenditore la realizzazione di circa 180 fra ville e dimore di prestigio, oltre ad alcune opere di pubblica utilità, tutte caratterizzate da quel tocco di venezianità che tuttora si respira a Laurana.
Per sottolinearne il ricordo e la meritoria opera, il Comune intenderebbe addirittura intitolare ad Attilio Maguolo una strada del centro urbano.
La presente idea-progetto è maturata dai contatti fra l’Amministrazione comunale proponente, il Comune di Mira, la Comunità degli Italiani di Laurana, l’Università di architettura IUAV – Venezia e la Società Storica del Litorale – Capodistria. Il Consolato Generale d’Italia a Fiume ha espresso da parte sua l’apprezzamento e l’auspicio che l’iniziativa possa prendere corpo.
Il progetto, supportato dalla Regione Veneto con un finanziamento ai sensi della LR 15/1994, ha previsto le seguenti attività:

  1. Ricognizione delle fonti archivistiche, ricerche storico-bibliografiche, elaborazione di un documento descrittivo di base sulla figura e l’opera dell’architetto Attilio Maguolo inquadrata nella cornice di Venezianità cui è improntato il paesaggio urbano dei grandi e dei piccoli centri abitati della costa istro-quarnerina;
  2. Organizzazione nel Veneto di un evento pubblico di presentazione del progetto, seguito da una conferenza-stampa e dall’avvio di sistematiche relazioni fra i partner e altri interlocutori dell’Istria e della Dalmazia potenzialmente interessati agli scopi del progetto;
  3. Organizzazione a Laurana di una Giornata internazionale di studio; presentazione e discussione della relazione-base sui risultati delle ricerche svolte, con la partecipazione di esperti e studiosi delle regioni confinanti;
  4. Attivazione di un sito web dedicato al progetto;
  5. Raccolta, adattamento e integrazione del materiale descrittivo e iconografico presentato nella Giornata di studio e ricavato dagli archivi pubblici e privati; traduzione degli abstract; pubblicazione nel sito; attività di comunicazione e follow-up.

Obiettivi

Con il progetto s’intendono consolidare la conoscenza e la percezione ai vari livelli (amministrazioni, ambienti accademici, opinione pubblica, società civile, operatori turistici nel territorio istro-veneto) sul valore dell’eredità culturale costituita dall’architettura di origine veneta nel paesaggio urbano dell’area oltre-adriatica, quale base per accrescere la consapevolezza e l’apprezzamento di questo patrimonio.
Tale lavoro di ricerca e di sensibilizzazione dovrebbe supportare in prospettiva la mobilitazione di altre risorse e la pianificazione di più diffusi interventi per la salvaguardia, il restauro e il consolidamento delle vestigia architettoniche di origine veneta in Istria e in Dalmazia, da intraprendersi a cura delle competenti amministrazioni, con l’impiego di fondi nazionali ed europei finalizzati alla valorizzazione del patrimonio culturale.
Una seconda fase annuale del progetto abbraccerà la pubblicazione di un volume, in elegante veste grafica, incentrato sui contenuti e i documenti resi disponibili nella Giornata di studio, nonché l’organizzazione di un workshop nel Veneto, quale occasione di presentazione al pubblico del volume e momento di ulteriore confronto, con la partecipazione di accademici dell’Istituto universitario di Architettura di Venezia e di altri esperti. Anche queste attività, da condurre d’intesa col Comune capofila di Laurana, col Comune di Mira e altre amministrazioni locali interessate, dovrebbero poter contare sul supporto organizzativo della Società storica del Litorale di Capodistria, in base di apposita convenzione.
Alla base dei rapporti transnazionali così instaurati, verranno a realizzarsi inoltre i presupposti per la messa a punto di un progetto di cooperazione transnazionale maggiormente strutturato, auspicabilmente sostenuto da fondi europei, in grado di affrontare efficacemente la tematica della salvaguardia e della valorizzazione nel lungo termine del cospicuo patrimonio architettonico di origine veneta presente nell’area Istro-quarnerina e dalmata, con interventi di pianificazione, di conservazione e di restauro.

Percorso attuativo

Il Comune di Laurana/Općina Lovran, capofila del progetto, ha predisposto e formalizzato in data 19.9.2018 la Domanda di contributo alla Regione Veneto, a valere sul bando annuale per iniziative rivolte al recupero, alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell’Istria e nella Dalmazia (LR. 15/1994, programma 2019). La relativa messa a punto è stata frutto di un accurato lavoro preparatorio sviluppato nei mesi precedenti col supporto della Eurotrieste di Franco Rota, studio specializzato di project management, e con l’attiva collaborazione del dott. Riccardo Marussi, studioso e appassionato di storia locale, il quale ha messo a disposizione conoscenze personali, documentazione d’archivio e fonti bibliografiche.
Il termine di conclusione del progetto, inizialmente fissato al 31 agosto 2020, è stato prorogato dalla Regione Veneto in accoglimento all’istanza motivata del Comune capofila, in relazione alle difficoltà e alle limitazioni imposte dalla pandemia.